Investire: i 7 Peccati Capitali (2 Parte)

Proseguiamo con la seconda parte dell’articolo: focalizzandoci su altri “errori comportamentali tipici” andiamo a delineare i nostri consigli per investire, con la speranza di permettervi di evitare le più comuni trappole psicologiche in cui tutti gli investitori “fai da te” sono caduti almeno una volta…

ACCIDIA: trascurare i dettagli

Come investitori spesso non diamo peso ai dettagli! Ad esempio consideriamo la tendenza ad investire in fondi comuni che non sono efficienti: attirati dal nome del gesture o ancora più comunemente dalle recenti performance ci dimentichiamo di guardare i costi di gestione PRIMA di comprare. Spesso un fondo su indice agganciato ad un indice sintetico di mercato come l’ S&P500 è molto più conveniente di fondi a gestione attiva su una microcategoria di mercato; questo soprattutto quando non si riescono a fare investimenti coerenti e ben strutturati nel loro complesso. Per essere più chiari microstrutturare un portafoglio ha senso se è ben chiaro quello che si sta facendo: se ogni elemento viene pesato in ottica di diversificazione valutaria, merceologica, geografica (vedi il ns. servizio di Consulenza e Pianificazione).

Altrimenti meglio 3 o 4 ETF di ampio respiro, su indici globali, da lasciar vivere per lunghi periodi di tempo senza cadere nella facile tentazione del compra\vendi fulmineo e irrazionale.

Ricordatevi dunque che i costi sono molto più predittivi delle performance future rispetto ai rendimenti passati !

INVIDIA: volersi unire al club

Cosa c’è di meglio di un ottimo affare? Semplice…un ottimo affare disponibile solo per noi!

Quando nel Maggio del 2012 uscirono le prime voci sull’offerta al pubblico delle azioni di Facebook, sembra che gli operatori siano stati subissati dalle richieste di clienti che volevano accaparrarsele prima del debutto, ed il fatto che solo un numero limitato di quote fosse disponibile non fece altro che mandare alle stelle la brama di possesso di questi “invasati” ! Per lo stesso motivo erano tantissimi a voler credere alla colossale truffa di Bernard Madoff e del suo “schema di Ponzi” all’italiana: volevano far parte del ristretto gruppo di “fortunati” in grado di guadagnare “i bei soldi”. A quanto si dice infatti Madoff accettava solo un limitato numero di clienti… !!

“Principalmente questo è dovuto al senso di esclusività” dice Meir Statman, un professore dell’Università di Santa Clara specializzato in finanza comportamentale. Il desiderio di essere parte di una cerchia esclusiva spesso fa si che le persone buttino soldi in un investimento che non si integra col loro portafoglio e non risulta confacente con gli obiettivi prefissati.

Gli investitori che comprarono le azioni di Facebook subito dopo il lancio osservarono le quotazioni scendere sotto i 20$ alcuni mesi dopo, molto meno del prezzo di lancio di 38$…

Ecco quindi il nostro piccolo consiglio: ritagliate un 5% del vostro patrimonio per “giocare” come meglio credete su un conto “Casinò”, e lasciate che siano dei professionisti a gestire la parte delle finanze che ha a che fare col futuro vostro e dei vostri figli. Se poi vi accorgerete, tenendo sempre traccia di guadagni e perdite, che in capo a due anni avrete ottenuto rendimenti sorprendenti, potrete allora aumentare la percentuale “rischiabile”…ma è fondamentale prendere nota di ogni movimento, compresi i costi transazionali e le tasse!