Quantitative Easing e investimenti…quali conseguenze per i risparmiatori?

In questi giorni  Mario Draghi ha svelato i dettagli sulla “sua” manovra di Quantitative Easing, il programma di acquisto di obbligazioni della BCE da 1,1 trilioni di euro.

Come spesso accade in finanza, i mercati hanno  già anticipato gli effetti della manovra, ed infatti i rendimenti dei titoli di Stato italiano che sono scesi ai minimi storici: lo spread è sceso a quota 95 punti base e il decennale italiano offre un rendimento dell’1,3% sul mercato secondario, al nuovo minimo storico.

Ma al di là degli effetti macroeconomici, quello che può interessare ai nostri lettori è:

Che cosa può attendersi dal QE un risparmiatore privato?

Mutui e finanziamenti – Se avete acceso un mutuo o un finanziamento a tasso variabile, i tassi d’interesse ai quali sono legate le rate da pagare diminuiranno con conseguenti ovvii vantaggi. Potrebbe anche essere un buon momento per valutare una RINEGOZIAZIONE o una SURROGA del vostro mutuo in essere, specialmente se detenete un mutuo a tasso fisso stipulato 5/7 anni fa. Contattateci per un parere gratuito sulle condizioni del vostro mutuo in essere, tramite messaggio privato o email.

Cedole e rendimenti passivi  – Chi è abituato ad acquistare esclusivamente titoli di Stato per ottenere un reddito cedolare integrativo vedrà ridursi le cedole delle nuove emissioni.

Conti deposito – Anche qui i rendimenti scenderanno ai minimi storici, e se vi sommiamo la nuova aliquota che vede i rendimenti tassati al 26%, questi strumenti diventeranno a breve quasi incapaci di generare utili superiori al tasso di inflazione.

Fondi e Azioni – I mercati azionari hanno fino ad ora reagito bene alle alle politiche monetarie accomodanti attuate su scala pressoché planetaria. E’ normale infatti cercare plusrendimenti nel settore che da sempre, a patto di rispettare tempi e regole auree, è stato più profittevole.

Convenienza degli investimenti in divisa estera

Sebbene l’euro si sia già sensibilmente deprezzato rispetto alle principali divise (sia in termini nominali, che reali), è probabile che il trend persista. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, l’iniezione di 60 miliardi di euro al mese di liquidità nell’Eurosistema porterà alla parità della divisa unica con il biglietto verde entro la fine dell’anno prossimo e addirittura si può parlare di un cambio a 0,9 per il 2017.

In questa ipotesi, un’asset allocation di portafoglio con la giusta esposizione a divise estere può ancora fornire soddisfazioni… per suggerimenti su come impostare la vostra asset allocation potete sempre contattarci gratuitamente.